Residenza in camper: è possibile?

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Lo so, stai pensando di andare a vivere in camper ma ti stai chiedendo come potrai mai fare poi per ottenere la residenza. Ho indovinato?

Se hai mai sognato di chiamare il tuo camper “casa” e godere della libertà di esplorare il mondo senza legami fissi, sei nel posto giusto. Oggi non solo ti spiego come ottenere la residenza in camper, ma ti offro anche la possibilità di essere seguito passo dopo passo da noi. Questo è particolarmente importante, considerando che spesso i comuni sono male informati e potrebbero respingere la tua richiesta, cosa che complicherebbe molto la situazione.

Scopriremo insieme come navigare attraverso le pratiche amministrative e superare gli ostacoli che potrebbero sorgere lungo il percorso. La libertà su quattro ruote è alla portata di tutti, e con il nostro servizio “Residenza a domicilio”, possiamo assicurarci che il tuo desiderio di avere la residenza in camper diventi una realtà senza inconvenienti.

Che cos’è la residenza?

Potrebbe sembrare una domanda banale eppure molti la confondono con il domicilio. Prima di tutto è bene specificare che la residenza è un diritto fondamentale di ogni cittadino. Proprio per questo motivo, la residenza non si ottiene, ma si dichiara. L’articolo 43 del Codice Civile afferma che la residenza di una persona coincide con il luogo in cui ha la dimora abituale, cioè dove vive abitualmente.

Per legge, il camper non può essere adibito ad abitazione e non può essere un domicilio. Perciò, per chi vorrebbe ottenere la residenza in camper è prevista una procedura “speciale”, che rientra nei casi specifici dei “senza fissa dimora“.

Chi sono i senza fissa dimora?

Anche chi non ha una casa e vive per strada ha il diritto di chiedere al Comune di essere iscritto all’anagrafe dei residenti. Essere senza fissa dimora, però, non equivale a essere un senza tetto.

Quando si parla di persone “senza fissa dimora” si fa riferimento a tutte quelle persone che si spostano continuamente sul territorio italiano, passando da un Comune all’altro in brevi periodi di tempo. Se ci pensi bene, i camperisti non sono gli unici a essere partecipi di questo gran caos. Girovaghi, artigiani ambulanti, artisti circensi con i loro spettacoli viaggianti e commercianti, siamo tutti sulla stessa barca!

Infatti, anche l’ISTAT in “Metodi e norme”, avvertenze generali sulle disposizioni contenute nella legge, 1992, p.41, descrive i senza fissa dimora come:

…chi non abbia in alcun Comune quella dimora abituale che è elemento necessario per l’accertamento della residenza, […] ovvero coloro che non dimorano abitualmente in nessun Comune, oltre a non avere una normale abitazione”.

In questo articolo ti spiego come è possibile ottenere la residenza fittizia, sia che tu voglia vivere da stanziale, in un terreno privato ad esempio, o da itinerante come me.

Che differenza c’è tra residenza e domicilio? Facciamo chiarezza.

Per domicilio si intende il luogo in cui una persona svolge principalmente i suoi affari o interessi. In parole semplici, mentre la residenza indica il luogo dove si abita e si svolge la propria vita privata, il domicilio potrebbe essere la città in cui si lavora o si studia. Un classico esempio è quello di uno studente romano che sceglie di studiare a Milano. La sua residenza rimarrà a Roma, ovvero il luogo dove manterrà il suo medico di famiglia e dove verrà chiamato a votare, per esempio, ma il suo domicilio si sposterà a Milano, il luogo dei suoi studi e delle sue attività.

Il domicilio può essere fissato, con una procedura molto semplice, presso un indirizzo di parenti o amici a cui chiederemo di mettere una cassetta fuori casa, in modo da poter ricevere lettere e documenti.

Domicilio in una casella postale

Un’altra alternativa è l’apertura di una casella postale: si tratta semplicemente di un buca per le lettere in affitto nell’ufficio postale di preferenza. Il canone annuale da pagare dipende dalle dimensioni della CP, ma la cifra non supera mai i 200€.

L’art. 3-bis al comma 1-bis e l’art. 48, comma 2, del Codice dell’Amministrazione digitale e il Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 stabiliscono un’altra possibile soluzione: il domicilio digitale. Questo è costituito da una casella di posta elettronica certificata. Inoltre, in Italia, abbiamo la fortuna di poter avere residenza e domicilio separati. Questo significa che la scelta del nostro domicilio potrebbe ricadere anche all’estero. L’importante è assicurarsi di scegliere un domicilio in cui si è effettivamente sempre reperibili.

Una persona che si sposta continuamente può stabilire la sua residenza in camper?

Non dichiarare un indirizzo di residenza potrebbe rivelarsi un grande problema: si potrebbe essere privati di diritti molto importanti, come quello dell’assistenza sanitaria, l’iscrizione alle liste elettori, il rilascio o il rinnovo della carta d’identità, ma anche del diritto di aprire una partita IVA.

Attualmente, per ottenere la residenza in camper è opportuno rivolgersi al Comune di nascita o a un altro Comune che si ritiene possa essere di importanza affettiva o di interesse personale. Quest’ultimo, se tutto va a buon fine, provvederà a porre la residenza dell’interessato in una via fittizia. Spesso sono vie inesistenti, appositamente inventate dal Comune stesso, come “Via della Casa Comunale” o “Via della Solidarietà”. Nonostante ciò il loro valore giuridico è più che veritiero.

Purtroppo, molto spesso, i Comuni non sono sempre d’accordo con questo tipo di pratica o, peggio, qualche volta addirittura non ne sono neanche a conoscenza! Da qui capiamo bene che potrebbero sorgere alcune difficoltà. Spesso chiedono al camperista di trovare una soluzione alternativa, chiedendo di “appoggiarsi” a qualcuno appartenente alla propria famiglia, negando così il diritto di residenza.

Ma ricorda che la residenza è un diritto di tutti e nessuno può opporsi alle nostre dichiarazioni, quando queste vengono gestite bene per evitare complicazioni, come nel caso del nostro servizio “Residenza fittizia a domicilio”!

Quali documenti servono per spostare la residenza “in camper”?

Come per qualunque cittadino, anche noi fulltimer dovremo rivolgerci all’Ufficio Anagrafe del Comune in cui decideremo di dichiarare la nostra residenza in camper. Ecco i documenti da presentare:

  • carta d’identità (o un documento di riconoscimento) e una sua fotocopia
    fronte/retro;
  • codice fiscale e una sua fotocopia fronte/retro;
  • patente di guida e una sua fotocopia;
  • libretto di ogni veicolo in possesso e corrispettive fotocopie.

La cosa più importante è presentarsi all’Ufficio Anagrafe adeguatamente preparati, con le domande giuste da porre, coscienti dei propri diritti e con le leggi alla mano. Inoltre, i moduli da compilare sono:

  • dichiarazione di residenza per soggetti senza fissa dimora, nella quale dovrà essere inserito il nuovo indirizzo di residenza che l’Ufficio suggerisce;
  • dichiarazione degli interessi che ci legano a quel Comune;
  • descrizione dello stile di vita che si intende adottare.

Questi moduli possono variare in ogni comune d’Italia, ma spesso, e specialmente per le grandi città, sono disponibili su internet.

Entro 2 giorni l’anagrafe provvederà a registrare l’istanza del cittadino e ad attivare i controlli. Se entro 45 giorni dalla presentazione del modulo di dichiarazione di cambio residenza, non vi è stata alcuna contestazione (o conferma) da parte dell’amministrazione, il cambio di residenza viene considerato “andato a buon fine”. Una volta riusciti in questa impresa, finalmente, otterrai un nuovo documento di identità sul quale sarà riportato l’indirizzo assegnato dal Comune.

Ti aiutiamo ad ottenere la tua residenza in camper!

Se il desiderio di ottenere la residenza in camper è nel tuo cuore, siamo qui per rendere questo sogno una realtà senza complicazioni. Insieme ai miei collaboratori dell’ufficio legale, siamo pronti ad assisterti passo dopo passo in tutto il processo.

Per richiedere un preventivo gratuito e senza impegno, e per avviare il tuo percorso verso la libertà in movimento, non devi far altro che contattarci. Siamo qui per gestire tutte le formalità burocratiche, evitando possibili errori che potrebbero portare a un diniego da parte del comune. È importante sottolineare che un diniego può complicare ulteriormente la procedura, richiedendo un provvedimento legale molto più complesso e dispendioso.

Scegliere la nostra assistenza significa avere un alleato affidabile nella realizzazione del tuo sogno di residenza in camper. Contattaci oggi stesso per iniziare questo entusiasmante viaggio senza preoccupazioni burocratiche. La tua libertà su quattro ruote è più vicina di quanto pensi, e siamo qui per renderla accessibile a tutti, garantendo un supporto legale esperto e personalizzato.