Riscaldamento in camper: una guida completa alle principali tipologie

riscaldamento camper

Il viaggio in camper è un’esperienza unica, ma la giusta temperatura al suo interno è fondamentale per garantire comfort e relax, soprattutto se in camper ci vivi come me. Il riscaldamento è una componente cruciale, e scegliere la soluzione giusta per il tuo veicolo ricreativo può fare la differenza tra un viaggio piacevole e uno stressante. In questo articolo, esploreremo le tipologie di riscaldamento più diffuse sui camper: gasolio, gas, elettrico e stufe a legna.

Riscaldamento camper: le diverse tipologie

Riscaldamento a gas

Le stufe a gas sono la scelta più comune tra i produttori di camper, o almeno lo erano in quanto sempre più costruttori decidono di installare di fabbrica, le stufe a gasolio che vedremo nel prossimo paragrafo. Utilizzano il gas propano o butano per generare calore, il quale viene prelevato da una bombola, un bombolone o una bombola ricaricabile.

Pro:

  • Disponibilità del carburante: Il gas propano o butano o il gpl sono generalmente reperibile ovunque.
  • Consumo energetico: il consumo elettrico di una stufa a gas è più basso (1,4A media) rispetto alla sorella a gasolio (1,8A media), soprattutto nello spunto iniziale (dati ufficiali riportati sul sito della casa costruttrice);
  • Abbastanza silenzioso;
  • Non fa cattivo odore.

Contro:

  • Dipendenza dalla fornitura: La necessità di una fornitura continua di gas può essere limitante nei periodi più freddi dove una bombola di gas può durare anche solo 2 o 3 giorni, per un’autonomia totale di circa 6 giorni, avendo quasi tutti i camper un vano contenente 2 bombole.
  • Quando viaggi all’estero: ogni volta che cambi nazione potresti dover cambiare anche tipologia di bombola, con relativa tipologia di regolatore.
  • Costo delle (normali) bombole: una sola bombola può costare dalle 15 alle 40 euro. Questo è un suicidio se si pensa a chi viaggia o vive in camper in zone fredde come il nord Italia.

Ma tranquill@, a fine articolo ti parlerò di una chicca per risolvere tutti i contro delle normali bombole, risparmiare tantissimi soldini e non dover cambiare nulla se vai all’estero!

Riscaldamento a gasolio

Il riscaldamento a gasolio è un’altra tipologia che va molto di moda sui gruppi Facebook ma, come vedremo insieme, spesso le mode sono solo tendenze senza fondamenta. Questi accessori, anch’essi montati all’interno del veicolo, vengono alimentati appunto a gasolio.
I pro di questa opzione, a mio modestissimo parere dopo 5 anni di vita in camper, rispetto a quella a gas, sono soltanto due!

Pro:

  • Autonomia del serbatoio: laddove il riscaldatore venga collegato direttamente al serbatoio del camper, l’autonomia di combustibile è molto importante (anche 12 giorni in montagna senza spostare il mezzo);
  • si può usare in marcia (per chi viaggia in più di due persone può essere utile).

Giusto per correttezza di informazione, un altro Pro potrebbe essere la sicurezza maggiore del gasolio rispetto alle bombole di gas, se e solo se però elimini completamente il gas dal camper e diventi completamente camper gas free.

Contro:

  • Costi iniziali: L’installazione di un sistema a gasolio può richiedere un investimento iniziale significativo.
  • Spazio e peso: essendo comunque un accessorio in più e che NON sostituisce la stufa a gas che continuerà a servire da boiler, e tantomeno le bombole che continueranno ad alimentare fornelli e frigorifero trivalente, questo può occupare spazio prezioso e aumentare il peso complessivo del veicolo.
  • Assorbimenti più alti: senza entrare troppo in dettagli tecnici perché non è un articolo tecnico specifico ma in media, come abbiamo visto prima, una stufa a gasolio assorbe molta più energia elettrica;
  • Spesa più salata: riscaldarsi a gasolio costa molto di più al giorno. Per farti un’idea, se le accendessimo in due camper parcheggiati sulla neve, uno accanto all’altro, quello a diesel consumerebbe circa 6 litri di gasolio (11,90€) contro circa 3kg di gpl (7€) con la bombola ricaricabile (ultimo paragrafo);
  • Inoltre: un riscaldatore a gasolio fa più rumore, più cattivo odore e soprattutto se cambi camper hai perso l’investimento perché non varrà la pena smontarlo e rimontarlo.

Ovviamente potresti valutare di spostarlo, ma per fare un lavoro a regola d’arte bisogna canalizzare l’aria, e per farlo bisogna cambiare quasi tutti i tubi (come riportato sul sito ufficiale Webasto).

WhatsApp Image at

Se ti basta l’aria che esce solo da un bocchettone, allora ok, ma onestamente quando fa davvero freddo non è una buona soluzione.

Riscaldamento elettrico

Il riscaldamento elettrico è un’opzione pulita e silenziosa. Può essere fornito da sistemi di riscaldamento integrati o utilizzato con l’ausilio di radiatori elettrici. L’utilizzo dell’elettricità può essere conveniente, ma è essenziale avere una fonte di alimentazione a 220v e questo può essere un problema specialmente se viaggi in libera. È consigliabile avere un grosso e costoso impianto di pannelli, inverte e batterie o avere un generatore di riserva (con i diversi pro e contro).

Pro:

  • Pulizia e silenziosità: I sistemi elettrici sono puliti e silenziosi.
  • Economico: acquistarlo costa poche decine di euro e, si si dispone di un sistema di alimentazione non ha costi di utilizzo.
  • Varie opzioni: un radiatore elettrico è piccolo e leggero, può essere sfruttato a casa quando non lo si usa in camper o riposto in un magazzino.

Contro:

  • Adeguata alimentazione richiesta: La dipendenza dall’alimentazione elettrica può essere un problematica se si vuole viaggiare in libera e quindi in assenza di prese dedicate.
  • Consumo batteria: L’uso prolungato può esaurire rapidamente le batterie del camper e maltrattarle parecchio se non hai un impianto a litio.

Stufa a legna

Per coloro che amano l’atmosfera rustica e il calore avvolgente del fuoco, le stufe a legna sono un’opzione affascinante. Tuttavia, richiedono uno spazio adeguato e possono essere più complesse da installare. L’approvvigionamento di legna può anche essere un’attenzione aggiuntiva, ma l’atmosfera accogliente è indubbiamente insindacabile.

Pro:

  • Atmosfera unica: Le stufe a legna creano un’atmosfera accogliente e unica.
  • Indipendenza energetica: Non richiedono alimentazione esterna.

Contro:

  • Complessità d’ installazione: L’installazione di una stufa a legna può essere più complessa rispetto ad altre opzioni.
  • Approvvigionamento di Legna: Trovare legna può essere un’attenzione aggiuntiva, specialmente in zone remote.
  • Fumi: il monossido di carbonio emesso da una stufa a legna può essere molto pericoloso in un ambiente così piccolo, senza contare il rischio di avere fiamme vive in una casetta fatta di legno.
  • Odori e sporcizia: se sopravviverai a fiamme e monossido, tieni bene a mente che comunque potrai avere odori sgradevoli di bruciato e, per completare l’opera, cenere e rimasugli di legna sparsi qua e la.

Riscaldamento camper: la tua soluzione su misura

Alla fine, la scelta del riscaldamento dipende dalle tue esigenze e preferenze personali.

Io ho scelto di tenermi ben stretta la mia cara stufa a gas Truma da quando ho scoperto la praticità e il risparmio che ho usandola in abbinata alla mia irrinunciabile bombola ricaricabile, ma la tua scelta non dev’essere per forza la mia.

Qualunque sia la tua decisione, assicurati di rivolgerti esclusivamente a professionisti esperti per l’installazione e la manutenzione. Per offerte esclusive su accessori e installazioni, e per l’acquisto della bombola ricaricabile, ti ricordo di utilizzare la tua tessera sconti presso le officine testate e garantite dalla nostra rete.

In conclusione, un riscaldamento adeguato è essenziale per sfruttare al massimo il tuo viaggio in camper. Scegli con saggezza e preparati per affrontare ogni avventura con il massimo comfort.

Vuoi che ti aiuti a scegliere la soluzione di riscaldamento per camper migliore per le tue esigenze?

Potrebbe interessarti anche...