Un viaggio in camper a tempo indeterminato: Irene e Giuliano e la loro avventura senza confini
24 Gennaio 2024
Se sogni di un viaggio in camper senza confini, all’insegna della libertà e dell’avventura, Irene e Giuliano potrebbero ispirarti con la loro storia straordinaria. Questi due giovani romani hanno infatti deciso di dire addio alla routine quotidiana, abbracciando la vita on the road a bordo del loro fedele compagno di viaggio, un camper battezzato affettuosamente “Pegaso”. Lasciando alle spalle le sicurezze di Milano e intraprendendo un percorso insolito, hanno trasformato il loro desiderio di viaggiare in realtà.
Sommario
- Chi sono Irene e Giuliano?
- Come nasce l’idea di fare un viaggio in camper a tempo indeterminato?
- Quali sono state le reazioni di amici e parenti?
- Quali erano i timori più grandi e come li avete superati?
- Com’è vivere o fare un viaggio in camper con un cane e un gatto?
- Quali sono i vostri progetti futuri?
- Cosa consigliate a chi vorrebbe fare un viaggio in camper a lungo termine ma non crede sia possibile?
- Vuoi fare anche tu il tuo viaggio in camper a lungo termine?
Chi sono Irene e Giuliano?
Ciao! Siamo due ragazzi normalissimi, classe ’91 e ’88, entrambi romani, per la precisione dello stesso quartiere di Roma. Nonostante vivessimo a poche vie di distanza, le nostre strade non si sono mai incrociate finché entrambi, prima Giuliano e poi Irene, ci siamo trasferiti a Milano. Da romani trapiantati al nord, ci siamo subito trovati, e sono bastati pochi minuti per intuire, senza ancora un motivo valido, che insieme avremmo realizzato qualcosa di grande e meraviglioso.
Come nasce l’idea di fare un viaggio in camper a tempo indeterminato?
Nonostante avessimo entrambi un lavoro fisso da molti anni, con due “preziosi” contratti a tempo indeterminato, una delle prime domande che ci siamo posti a vicenda è stata: “Ma tu ti vedi a Milano per tutta la vita?”. La risposta di entrambi è stata un deciso NO! Le nostre storie di vita sono diverse, ma entrambe ci avevano già dimostrato quanto tutto ciò che consideriamo “sicuro” possa ribaltarsi e svanire in un secondo.
L’arrivo del covid e di tutto ciò che ne è seguito ci ha dato la spinta finale per smettere di parlare dei nostri desideri e iniziare a realizzarli. Non sapevamo ancora come avremmo concretizzato il nostro sogno condiviso di girare il mondo, ma sapevamo che ci saremmo riusciti.
Quindi siamo partiti in quarta e, come spesso accade quando ci si dedica con tutta la volontà a un progetto, l’universo ha iniziato a lavorare con noi. In pochi mesi abbiamo venduto casa, abbiamo salutato i nostri contratti “a gabbia indeterminata” e abbiamo trovato il nostro Pegaso. La tanto desiderata casetta su ruote che ci scarrozza fedelmente durante le nostre esplorazioni adesso è l’unica cosa che di indeterminato vogliamo.
Quali sono state le reazioni di amici e parenti?
Inizialmente, come è normale che sia, i parenti sono rimasti senza parole e hanno cercato di “farci ragionare” su quanto fossimo incoscienti ad abbandonare tutte le sicurezze materiali che avevamo conquistato fino a quel momento. Con il tempo, però, siamo stati noi a far ragionare loro su quanto sia importante realizzare ciò che ci rende felici e vivere pienamente ogni giorno che ci è concesso su questa terra. Non saremmo rimasti a guardare il nostro tempo scorrere mentre cercavamo di spuntare tutte le caselline della lista che la società ci presenta per essere considerati persone felici e realizzate.
Gli amici, invece, scherzavano sul fatto che eravamo due teste calde e che saremmo durati al massimo un paio di settimane. “Secondo me arrivate alla prima uscita dell’autostrada”, “ma no dai, arriveranno in Liguria!”, dicevano. Ad oggi, però, sono molto fieri di noi e di quello che siamo riusciti a realizzare. Ogni volta che torniamo a casa e li incontriamo, sembra che il tempo non sia mai trascorso.
Quali erano i timori più grandi e come li avete superati?
In realtà, appena presa la decisione di concretizzare il nostro sogno, è stato come se in noi fosse scattato un interruttore: di colpo era assolutamente evidente che quella era la strada giusta da seguire. Sì, certo, ci sarebbero state delle difficoltà e avremmo avuto bisogno di un grande spirito di adattamento, ma niente avrebbe potuto metterci i bastoni tra le ruote!
La questione economica, che per molti giustamente è una delle maggiori preoccupazioni, per noi era risolta almeno per i primi tempi grazie ai risparmi messi da parte con quello che ci era avanzato dalla vendita della casa e dai nostri TFR dopo aver acquistato il camper. Sapevamo che sarebbe arrivato il momento di trovarci una fonte di reddito, ma questo non ci ha mai preoccupato particolarmente: siamo due persone versatili, pronte a mettersi in gioco e rapide nell’apprendere.
E poi, anche qui, l’universo ci ha messo lo zampino e proprio quando eravamo arrivati agli sgoccioli e dovevamo iniziare a cercare un’occupazione è arrivata la collaborazione con Daniela. Ora abbiamo un lavoro che adoriamo (te ne parliamo nell’ultimo paragrafo), che ci stimola ogni giorno e che ci permette di continuare il nostro viaggio in camper per il mondo!
Riguardo allo stare insieme h24, contavamo sul nostro affiatamento e sulla nostra capacità di rispettare lo spazio dell’altro. Infatti, a parte le normali discussioni che ci sono in ogni coppia, non soffriamo la vicinanza costante in un ambiente piccolo. Siamo capaci di ridere per stupidaggini due ore di fila e poi lanciarci nei discorsi più seri; così come possiamo trascorrere giornate insieme esplorando posti nuovi o guardando un film. Altrettanto naturalmente possiamo stare mezza giornata separati, Giuliano in giro con Ashe e io a leggere un buon libro in spiaggia.
Com’è vivere o fare un viaggio in camper con un cane e un gatto?
I nostri inseparabili copiloti pelosi sono un gatto nero e un dobermann: Salem e Ashe. Quando ci siamo conosciuti Irene aveva appena adottato Salem ed Ashe era appena arrivata a casa di Giuliano. Loro non si erano mai visti finché non è arrivato il momento di capire come farli vivere insieme nello spazio ristretto di un camper! Eravamo più preoccupati per la loro capacità di adattarsi alla nuova situazione che per noi stessi e temevamo che lo stress sarebbe stato troppo. Ci siamo anche chiesti se portarli con noi fosse la scelta giusta per la loro felicità, o se fosse solo egoismo.
Nonostante i dubbi non ci siamo arresi, li abbiamo fatti abituare gradualmente sia a stare insieme che al nuovo ambiente, finché non ci sono sembrati pronti per unire le due cose, Così in poco tempo ci è stato chiaro che per loro è irrilevante in quanti metri quadri si trovano finché possono stare vicino a noi e che tra i due Salem si era affermato senza difficoltà come boss indiscusso del camper!
Sicuramente viaggiare con due animali, tra cui un dobermann di 40 kg, per certi versi “complica” la situazione: al massimo ogni paio d’ore di guida c’è bisogno di una pausa per far camminare Ashe; se fa caldo bisogna stare attenti a parcheggiare all’ombra perché Salem resterà a bordo mentre noi scenderemo in spiaggia con Ashe, ma per questo stiamo già valutando di installare il condizionatore a 12V, Viesa Holiday IIIS con cui Daniela ha risolto il problema col suo amico peloso Spritz.
Per noi però niente di tutto ciò è un limite: noi 4 formiamo la nostra famiglia e non c’è niente di più bello che addormentarci con Salem accoccolato sul cuscino e svegliarci con Ashe che ci fa le feste aspettando che scendiamo dal letto!
Quali sono i vostri progetti futuri?
Il nostro unico desiderio per ora è quello di continuare per più tempo possibile a vivere come stiamo facendo: viaggiare, esplorare paesi e culture, conoscere le persone e le loro storie. Vogliamo addormentarci ogni giorno con la consapevolezza di aver vissuto a pieno la giornata e svegliarci con l’entusiasmo per ciò che accadrà nel nuovo giorno che abbiamo a disposizione.
L’unico progetto, insomma, è essere felici qui e ora, perché nessuno può sapere cosa gli riserverà il futuro, ma tutti noi possiamo scegliere come vivere il nostro presente!
Cosa consigliate a chi vorrebbe fare un viaggio in camper a lungo termine ma non crede sia possibile?
Come rispondiamo sempre quando qualcuno ci fa questa domanda, se ci siamo riusciti noi può farlo chiunque! Ovviamente il contesto e le condizioni di vita di ognuno sono personali e possono essere più o meno agevoli. Quello che bisogna capire è che noi siamo i padroni del nostro destino, nel bene e nel male.
Ci sarà sempre una buona scusa per non abbandonare la propria comfort zone e per continuare a ripetere in loop le stesse azioni che ci rendono infelici ogni giorno. Ma se davvero si decide di rimboccarsi le maniche e cambiare tutto ciò che crea un muro tra noi e la nostra felicità, non esisterà nessun motivo abbastanza valido per fermarci!
Vuoi fare anche tu il tuo viaggio in camper a lungo termine?
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